PRESTITI PERSONALI e CESSIONI V°

 

 Queste tipologie di finanziamenti hanno avuto, e stanno avendo, un grande successo presso una vasta gamma di clientela e sono promossi da una moltitudine di Società, (AGOS DUCATO, COMPASS, PRESTITO', ecc. ecc.), tutte di estrazione bancaria.

 Pur se la legislazione italiana consente a queste Società finanziarie di praticare tassi molto alti (la “soglia dell'usura” si aggira mediamente intorno al 18/20%), queste operazioni, molto di frequente, presentano casi di applicazione di interessi ultra legali, cioè al di sopra della “soglia dell'usura” (4/6 casi su 10 !!!), oltre ad altre violazioni legislative.

 I sottoscrittori di questi finanziamenti sono, per lo più, pensionati e/o soggetti mono reddito ed, anche, se trattasi, in gran parte dei casi, di importi modesti rappresentano, comunque, un impegno finanziario molto oneroso ed impegnativo per tutta la clientela.

Cessione del quinto: come verificare se il contratto è nullo

Ciò che occorre analizzare è se i costi sostenuti ed, in particolare, il costo della polizza assicurativa, siano stati inclusi nel tasso di interesse effettivo applicato al finanziamento (c.d. TAEG/ISC) e, all’esito, confrontare il tasso con la soglia usura prevista .

L’assicurazione (della quale risulta contraente e beneficiaria la società finanziaria, che godrà della stessa nel caso di morte, invalidità o perdita di impiego del cliente) fa infatti parte di un “pacchetto” venduto dalla banca al cliente. Essa viene richiamata nel contratto di finanziamento, in modo da porre a carico del consumatore/mutuatario l’onere del pagamento dei relativi premi; premi che, non di rado, incidono sul costo effettivo del prestito per migliaia di euro, dando luogo ad una cessione del quinto spesso illegittima.

Secondo la Suprema Corte, è nullo il contratto di finanziamento stipulato dietro la cessione del quinto dello stipendio/retribuzione oppure della pensione, allorchè, tenuto conto di tutti i costi pagati dal consumatore (commissioni, remunerazioni a qualsiasi titolo, assicurazioni) il tasso di interesse effettivo applicato al cliente sia superiore ai limiti di legge (e, dunque, “in usura”).

La conseguenza? Nel caso in cui il cliente (o per lui il suo consulente) verifichi che il tasso di interesse applicato al rapporto di mutuo sia in usura, si potrà agire nei confronti della banca per ottenere la restituzione di tutti gli interessi e spese corrisposti e non dovuti, con risarcimenti spesso molto consistenti.

La nostra struttura propone una analisi e verifica peritale in grado di consentire il recupero del maltolto in tutte le sedi a ciò deputate, oltre che l'assistenza tecnica necessaria fino alla conclusione dell'iter della pratica do recupero.

 

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